E’ di alcuni giorni fa la notizia, anche se poi ridimensionata, relativa alla preoccupazione sulla tenuta dei conti dell’Inps.

Allora ho fatto un po’ di conti e simulazioni, al fine di aiutarvi a capire con quanto potreste integrare la pensione mettendo da parte per 30 anni, 100,00 euro al mese, e 500,00 euro al mese. Ebbene investendoli nel mercato di riferimento MSCI World, che è l’indice che riflette l’andamento delle 1500 aziende più grandi dei Paesi sviluppati, e che registra in qualche modo la crescita dell'economia mondiale, intesa come crescita azionaria, e che a lungo termine, 30/40 anni, restituisce rendimenti intorno al 10%, si possono fare delle interessanti considerazioni.

Anche se togliessimo dal rendimento medio del 10% un 3% di spese di gestione e commissioni, abbassando dunque il rendimento al 7%, prevedendo di andare in pensione tra 30 anni, mettendo da parte 100 € al mese si potrebbe arrivare a circa 117.606 euro, che non è male, ma che non modificherebbe nella sostanza la necessità di integrare la pensione per vivere dignitosamente, specie se dovessimo correggere la somma con la perdita del potere di acquisto dovuta all’inflazione, supponiamo del 2% annuo, e dalla quale dovremmo pure sottrarre un bel 26% di tasse.

Con 500,00 euro al mese la prospettiva si modifica, in meglio: si arriverebbe a circa 588.032…non male! Anche attualizzandoli con l'inflazione al 2%, corrisponderebbero a più di 324.000,00 di oggi! Una bella cifra da usare per integrare la pensione pubblica.

Ovviamente, utile ribadirlo, i rendimenti passati non sono certezze per il futuro, ma il sistema dei piani di accumulo è, e rimane sicuramente, il metodo più adeguato per integrare gli importi della pensione, e vivere con maggiore serenità e certezza!